Pietro Baragiola

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Illustri personalità

Descrizione

Salendo le scale del palazzo municipale, sul primo ballatoio dove lo scalone si divide in due rampe, campeggia il busto dedicato a Pietro Baragiola, il quale, laureato in Scienze agrarie, fu industriale della seta, investì nella navigazione sul lago di Como, nella modernizzazione dei macchinari industriali e agricoli e nell'introduzione dell'energia elettrica e fu eletto deputato al Parlamento del Regno d'Italia per sei legislature, dal 1895 fino al 1914, anno della morte, nel collegio di Erba.
 
Pur non essendo un "Bagnaiolo", il personaggio ha meritato ampiamente questo riconoscimento. Il testo della lapide sotto il busto ne spiega il motivo
 
PIETRO BARAGIOLA
DELLE SECOLARI NOSTRE TERME BENEMERITO
PER PREVIDENZA DI INIZIATIVE SVOLTE DAL MCM AL MCMXIII
 
Quando il Granduca Pietro Leopoldo (Vienna 1747 - 1792) volle la rinascita di tutta la zona termale la borgata della pianura era composta da poche decine di case situate in gran parte lunga la Via Regia, e altre sparse qua e là nel territorio.
 
Cento anni dopo Bagni di Montecatini era un pullulare di cantieri e di iniziative. Alberghi, ristoranti, negozi spuntavano da ogni parte mentre la città vestiva il volto di ville d’eaux.
 
A dare concretezza alla Montecatini turistica e termale fu un non “Bagnaiolo” bensì fu un grande industriale brianzolo, Pietro Baragiola.
 
Nato da una famiglia abbiente, Baragiola arrivò a Montecatini nel 1883 perché aveva intuito le potenzialità di sviluppo che poteva avere la zona.
 
L’acquisto della concessione delle Terme Demaniali dalla Società Beccaro, per Lire 800.000, fu solo il primo passo di un breve e proficuo percorso che già alla fine del Secolo lo vide proprietario di numerose Sorgenti e terreni privati per un totale di 380.000 metri quadrati e a capo della Società delle Nuove Terme da lui fondata.
 
La ragione per cui Montecatini deve essere grata a questo illuminato uomo d'affari è che egli la fece ascendere al livello delle grandi città termali d’Europa.
 
Migliorò e potenziò i vecchi e fatiscenti stabilimenti che aveva ricevuto in concessione affidandosi all’architetto Giulio Bernardini che fu chiamato alla direzione dell’ufficio tecnico delle Nuove Terme e indotto a visitare, viaggiando in treno, centri termali in Svizzera, Boemia e Germania traendone ispirazione per il rinnovamento della città.
 
Dove erano campi seminati o incolti ed acquitrini, creò stupendi giardini salvaguardando tutto il Parco da ogni speculazione edilizia.
 
Stimolò chi aveva in animo di trasformare la modesta locanda in grande albergo.
 
Agevolò le attività teatrali, di varietà, il Caffè Chantans, la divulgazione estesa della luce elettrica.
 
Iniziò a commerciare non solo l’acqua ma anche i Sali estratti dalle sorgenti Tamerici facendo costruire nel 1904 al Bernardini un apposito edificio per l'estrazione e la vendita degli stessi in prossimità degli stabilimenti Tamerici e Leopoldine, l’Istituto Termale Pietro Grocco a lui intitolato nel 1956, in occasione del centenario della nascita.
 
Insomma il Baragiola fu paladino di tutte quelle strutture che fecero di Bagni di Montecatini la regina delle Acque, del benessere e del divertimento.
 
Il Borgo che aveva trovato al suo arrivo, con poco più di 1400 abitanti, alla sua morte, avvenuta nel 1915, era divenuta una Città di fama e statura Europea.
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