Terme La Fortuna
Viale della Torretta, Montecatini Terme, PT, Italia
Le terme
Descrizione
La scoperta della sorgente Fortuna, nel cuore della Pineta e non lontana dalle Terme Excelsior, risale al 1853. Fonti del 1911 [1] definiscono il parco intorno alla fonte “grazioso ma angusto… assai trascurato e mal ridotto”.
L'attuale edificio risale al 1912 circa e venne edificato su progetto di Giulio Bernardini al quale si deve anche la sistemazione del giardino che lo circonda. Il Bernardini provvide infatti allo sfoltimento del bosco, alla creazione di un Viale tra La Fortuna e La Torretta e a sostituire prati agli orti esistenti.
La costruzione, di pianta rettangolare e ad un solo piano, era originariamente suddivisa in due ambienti, il primo adibito alle cure termali, il secondo all'imbottigliamento e confezionamento delle acque. Queste erano convogliate in grandi cisterne, situate in una stanza seminterrata, nella quale si può leggere ancora un'iscrizione marmorea apposta dal costruttore per indicare il nome dell'acqua, chiamata appunto Acqua della Fortuna.
Lo stabile, le cui finestre e porte sono ornate da cornici in travertino, è immerso nel verde di un grande parco, attualmente cintato nel quale gli ospiti potevano, oltre che passeggiare, praticare le cure e che collegava i vari edifici. Tra questi, ancora esistente, un piccolo padiglione in muratura a sezione decagonale che accoglieva i bagni pubblici.
In prossimità dell'edificio è visibile una statua, opera dello scultore pistoiese Antonio Guidotti, che simboleggia allegoricamente L’Acqua della Fortuna, per l'esecuzione della quale l'autore prese come modella una giovane montecatinese, la signorina Emma Tacchi, e una vasca con figura allegorica sempre di Bernardini.
A causa della scarsa portata idrica lo stabilimento ha perso agli inizi del '900 la sua originaria funzione per essere destinato a usi diversi. Tra il 1931 e il 1939, ad esempio, il parco ha ospitato un circuito di minigolf e durante la Seconda Guerra Mondiale l'ambiente fu destinato a luogo di ritrovo e varietà per la truppa di stanza a Montecatini che necessitava di cure e riposo.
Terminato il conflitto e dopo un periodo nel quale fu nuovamente utilizzato per eventi nel periodo estivo, a metà degli anni '60 l'amministrazione dell'azienda termale concesse l'edificio all'Accademia d'Arte di Montecatini, che vi espose il patrimonio artistico fino al 1966.
Dopo una ristrutturazione avvenuta negli anni '70, i locali furono adibiti a uso amministrativo, quale luogo nel quale era accettata la documentazione relativa alle cure dei numerosi mutuati. Attualmente l’edificio accoglie l’Asvalt che coadiuva l’Asl per l’esecuzione di esami di prevenzione in materia oncologica.
[1] La Lanterna del 26 maggio 1911
Modalità di accesso
Accessibile
Orari per il pubblico
Contenuti correlati
Ti potrebbe interessare anche