Architetti ed ingegneri moderni

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Arte

Descrizione

Accanto agli architetti di un tempo che hanno contribuito in modo indelebile a dare a Montecatini l’aspetto che ancora si può ammirare, altri architetti, più vicini alla nostra epoca, hanno arricchito la città con edifici degni di menzione.

Per loro si propone un itinerario all’insegna della modernità.

Punto di partenza del nostro percorso non può che essere la nuova stazione ferroviaria non lontana dal cuore della città e visibile sulla sinistra subito usciti dal casello autostradale. Opera dell’architetto bolognese Angiolo Mazzoni, fu iniziata nel 1933 e inaugurata il 4 agosto 1937. Essa ha un’importante valenza sia dal punto di vista artistico che come documento storico dal momento che rappresenta uno dei primi esempi di interior design di quel periodo.

Procedendo verso il centro e prendendo Via E. Toti, dopo circa 150 metri sulla destra, al civico 31, si trova uno degli edifici moderni più originali della città, il cosiddetto Palazzo del Ragno opera dell’ingegner Carmelo Pucci (Montecatini Terme 1917 – 1987), progettista di significative strutture in cemento armato realizzate fra gli anni ’50 e gli anni ’80. Il palazzo che l’ingegnere adibì anche a residenza-studio è ancora abitato dalla famiglia. Il complesso residenziale, costruito nel 1955, consta di 5 piani rialzati destinati per lo più ad appartamenti, di un piano terra con locali adibiti a negozi e di un seminterrato che accoglie magazzini e vani di servizio. Il nome del palazzo si deve alla vetrata di ingresso dove la decorazione della parte superiore ricorda figure geometriche talvolta inconcluse e quella inferiore una ragnatela. All’epoca della sua realizzazione l’edificio, dotato riscaldamento centrale a nafta e impianto di aria forzata calda e fredda e di sollevamento acque, era tecnologicamente all’avanguardia rispetto ai tempi. Sulla facciata, in evidenza, le travi portanti in cemento armato, una caratteristica che si riscontra in tutte le opere del professionista.

Su Via Daniele Manin, 8 su cui Via Toti si prolunga passata la Stazione Centro, si trova il Garage Olimpia.  I locali, che un tempo avevano accolto un teatro, furono acquistati da Bruno Tintorini negli anni Trenta del ‘900 per farne un’officina meccanica. L’autorimessa venne tuttavia costruita dopo oltre un ventennio, nel 1956. Il progetto del garage opera di Pucci diverrà per la città un modello della moderna architettura adibita al lavoro. L’edificio è caratterizzato dal fatto che i pilastri, nel grandissimo piano terra, non sono al centro bensì distribuiti accanto alle pareti al fine di acquisire maggiore spazio per la rimessa delle auto. Per illuminare la struttura, una delle pareti interne è in vetro cemento. Il primo e secondo piano sono collegati da una rampa carrabile elicoidale circondata da lastre di vetro e al terzo piano vi è un terrazzo. Visibili sulla facciata le tipiche travi in cemento armato e, sulla destra, una vetrata a forma di stella dove una volta si poteva scorgere il marchio dell’Alfa Romeo. Ancora oggi l’autorimessa è attiva. In città l’ingegnere montecatinese ha lasciato traccia in molti edifici quali, ad esempio, lo stadio Mariotti, la piscina comunale, l’edificio ex Lazzi e il Teatro Verdi nel quale progettò la copertura fissa in tensostruttura della platea.

Tornando indietro e voltando a sinistra su Via Don Minzoni, si trova Piazza del Popolo.

Sulla destra, appare, quasi nascosta dietro edifici adibiti ad abitazioni e negozi, la Chiesa di Santa Maria Assunta sorta tra il 1953 e 1958 sulle ceneri della chiesa neoclassica di Luigi de Cambray Digny risalente al 1833 e ritenuta all’epoca troppo piccola per accogliere i sempre più  numerosi fedeli che arrivavano in città per “passare le acque”. L’edificio fu progettato dall’architetto Raffaello Fagnoni (Firenze, 1901 – 1966). Fagnoni è noto per aver progettato lo stadio olimpico di Torino. Suo anche il progetto dell’Autogrill Pavesi nei pressi del casello A1 di Firenze Sud (1961-1962). Tra le opere artistiche inserite nella chiesa si ricordano il crocifisso metallico di Sauro Cavallini, le vetrate e i mosaici di Giorgio Scalco e i lampadari di Carmelo Pucci.

Procedendo su Corso Roma si incontra il Kursaal, l’edificio dove lo sposalizio tra antico e moderno suscita più stupore. Dell’edificio antico oggi restano solo la facciata, il portico e il giardino antistante. Il resto dell’area, equivalente a un isolato, è attualmente occupata da un complesso residenziale e commerciale, commissionato dalla società veronese Monaco e realizzato sulla base di un progetto del 1995 dell’architetto di fama internazionale Aldo Rossi (Milano, 1931 – 1997), al quale è intitolato l'ampio piazzale interno. L’intervento è caratterizzato da due grandi corti quadrate perimetrate da edifici di quattro piani fuori terra. I rivestimenti litici a fasce bicrome dei portici ripropongono l’immagine delle architetture toscane. La ricostruzione dell’intero isolato coniuga dunque la volontà sia di realizzare un progetto unitario in sè sia di mantenere elementi appartenenti all’immagine cittadina, come la torre centrale di accesso all’area. Dopo la morte dell’architetto e con i lavori ancora in corso, furono apportate variazioni al progetto. Il glorioso teatro che ne faceva parte, visibile su uno dei 5 disegni dell’architetto conservati al Mo.C.A. – Montecatini Terme Contemporary Art non è mai stato realizzato.

Per quanto altri architetti siano degni di nota, e di essi parleremo altrove, il nostro percorso si chiude al Tettuccio - che a Montecatini non può non essere visitato! - con il giardino pensile allestito da Pietro Porcinai (Firenze 1910 - 1986) sulla copertura di un fabbricato di nuova costruzione adibito ad accogliere 520 bagni necessari al funzionamento dello Stabilimento.

Il grande paesaggista toscano operò molto in città sia per la committenza pubblica che privata.  Alla sua opera si deve la sistemazione del Viale Verdi, il giardino di Roccia a Montecatini Alto e la progettazione dei giardini di molte ville private, quali l’attuale Accademia d’Arte Dino Scalabrino e il Villino di Via Magenta n. 5, entrambe commissionategli da Dino Scalabrino, Direttore Sanitario delle Terme e Presidente dell'Azienda di Salute e Soggiorno.  Ma se si parla di Porcinai a Montecatini non si può non parlare del complesso Le Panteraie il cui progetto originario fu firmato da Porcinai e dall’architetto Maurizio Tempestini. I lavori iniziarono nel 1955 e l’apertura al pubblico avvenne nel luglio 1956. La grande attrazione dell’inaugurazione fu Esther Williams, la celebre campionessa di nuoto statunitense diventata attrice cinematografica famosa per i musical in technicolor degli anni Quaranta e Cinquanta. La piscina, denominata “Lido di Montecatini”, era il fiore all’occhiello dell’intero complesso. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 1° settembre alla presenza del ministro Giulio Andreotti. Nel tempo l’opera del grande paesaggista è stata pesantemente snaturata a causa di numerosi interventi di strutturazione e integrazione effettuati nel corso degli anni. Ma il complesso realizzato dai due professionisti è ancora visibile in un disegno di Giorgio De Chirico, La piscina di Montecatini, 1960 ca., lapis e china su cartoncino, cm 29,5x39,5 (Collezione Provincia di Pistoia) ospite abituale di Montecatini anche per l’amicizia che lo legava a Luigi Russo titolare della famosa galleria d’arte Barcaccia che si trovava in Viale IV Novembre. Per saperne di più su Pietro Porcinai http://pietroporcinai.it/

Modalità di accesso

Si arriva tramite treno alla nuova stazione ferroviaria, poi si può proseguire a piedi.
Difficoltà: Facile
Durata: Mezza giornata
Percorribilità: In bici A piedi
Adatto a: Bambini/famiglie Anziani Giovani/adulti Esperti del settore
Condizioni di accesso: Visitabile

Tappe

1
Montecatini Terme, Montecatini Terme, PT, Italia
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La stazione di Montecatini Terme-Monsummano è una stazione ferroviaria posta sulla linea ferroviaria Viareggio-Firenze. Rappresenta l'ultima fase dello sviluppo dell'organismo urbano della città termale, realizzato in epoca fascista.
2
Via Enrico Toti, 31, Montecatini Terme, PT, Italia
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Complesso residenziale costruito nel 1955, opera dell’ingegner Carmelo Pucci
3
Via Daniele Manin, 8, Montecatini Terme, PT, Italia
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I locali, che un tempo avevano accolto un teatro, furono acquistati da Bruno Tintorini negli anni Trenta del ‘900 per farne un’officina meccanica.
4
Corso Roma, 51016 Montecatini Terme, PT, Italia
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Un grande fabbricato in stile Liberty, una volta sede di lussuosi locali e negozi
5
Via delle Panteraie, 26, Montecatini Terme, PT, Italia
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Se si parla de Le Panteraie non si può non parlare di Pietro Porcinai cui si deve il progetto originario del firmato insieme all’architetto Maurizio Tempestini. 
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