Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena

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Illustri personalità

Descrizione

Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena regnò in Toscana dal 1765 al 1790.
 
Il suo governo si distinse per un’impronta così riformatrice e moderna da farlo assurgere a uno dei sovrani più “illuminati” della storia.
 
Sotto la sua guida il Granducato conobbe un periodo di splendida fioritura, tanto da divenire uno Stato tra i più emancipati dell’intera Europa.
 
Ma i montecatinesi hanno un motivo in più per essere grati al Granduca dal momento che è a lui che si deve la nascita della città termale, quella in pianura ai piedi dell’antico “Castello” (oggi Montecatini Alto).
 
Se infatti le caratteristiche curative delle acque di Montecatini erano già note in epoca romana e già nel XV° secolo “i bagni” erano visitati per le loro proprietà terapeutiche, fu proprio Pietro Leopoldo a costruire attorno alle sorgenti termali una città nuova destinata a diventare, nell’arco di poco più di cent’anni, un centro di fama internazionale.
 
Dopo la cerimonia ufficiale di insediamento, avvenuta a Firenze il 31 marzo 1766, Pietro cominciò a viaggiare in tutta la regione per vedere in prima persona le condizioni economiche e sociali dei popoli che governava e da queste esperienze scaturirono una serie di rapporti assai dettagliati - “Relazioni sul governo della Toscana,” in parte edite da Salvestrini nel 1789 - grazie ai quali abbiamo oggi un’idea di chi e di che cosa egli conobbe e vide durante i suoi viaggi.
 
A seguito della supplica inviatagli dalla Comunità di Monte Catini agli inizi del 1771, nell’ottobre dell’anno successivo Pietro Leopoldo visita la Valdinievole rendendosi conto nelle disperate condizioni in cui versava la piana: in un acquitrino largo decine di chilometri quadrati, reso lago di pesca da e per la corte medicea, risiedevano persone umiliate dalla miseria e piegate dalla sventura del luogo malsano. Le quali vivevano dei proventi ricavati dal grande lago, la pesca e la coltivazione delle erbe palustri, ma sottostavano a precarie condizioni di vita a causa della possibilità di contrarre il tifo o la peste che dal 1550 al 1756 provocarono per ben dodici volte altrettante epidemie.
 
Bonificata la pianura attorno alle sorgenti termali il Granduca progettò la nascita di una nuova Montecatini disegnandone l’intero assetto urbanistico, contemplandovi il rifacimento di stabilimenti termali, uno per ciascuna sorgente, la costruzione di una chiesa e della dimora regia, prevedendo la nascita di un primo grande albergo e incaricando dei progetti Gasparo Maria Paoletti architetto dello Scrittoio delle Regie Fabbriche.
 
Da quel tempo Montecatini Terme è diventata, per tutta la durata dei due secoli successivi, luogo di soggiorno per grandi e illustri personalità sino ad essere riconosciuta, nel 2021, proprio per le sue caratteristiche di città termale la cui prima impronta si deve al Granduca, Patrimonio dell’Unesco.
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