Grand Hotel Plaza & Locanda Maggiore (1787/1914)

Grand Hotel Plaza & Locanda Maggiore, Piazza del Popolo, Montecatini Terme, PT, Italia
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Alberghi storici

Descrizione

Quello che oggi porta il nome di Grand Hotel Plaza & Locanda Maggiore, con ingresso su Piazza del Popolo, è il più antico albergo della città. 
 
I Monaci Cassinesi proprietari delle terme a seguito della donazione da parte del Granduca Pietro Leopoldo, se ne accollano secondo contratto l’edificazione e ne affidano la costruzione all’architetto granducale Gasparo Maria Paoletti
 
Nasce così, alla fine del ‘700, la prima struttura ricettiva degna di questo nome ai Bagni di Montecatini: si tratta de La Locanda, allora suddivisa in Maggiore e Minore. 
 
La Locanda Maggiore, più decorosa, sorgerà sull’angolo del vialone dei Bagni ora Viale Verdi, all’inizio del percorso verso gli stabilimenti, e sarà riservata alla clientela più facoltosa; la Minore subito accanto, ma sulla via cosiddetta Pistoiese, oggi Piazza del Popolo, ospiterà le persone meno abbienti, alloggiate e curate a spese dei proprietari ecclesiastici come espressamente voluto dal Granduca quando costui cedette gratuitamente ai Monaci della Badia di Firenze la gestione dei Bagni..
 
Tutto il complesso, iniziato nel 1784, avrebbe dovuto essere edificato in soli tre anni ma i tempi di costruzione si dilatano almeno fino al 1792 perché i Monaci abbelliscono quanto possono l’immobile con una spesa di oltre 30.000 scudi.
 
Nel 1840 l’edificio di Paoletti fu ampliato dall’ingegnere Giuseppe Michelacci per volere della Deputazione che guidava i Bagni intenzionata ad accrescerne la ricettività. Con la costruzione di nuovi fabbricati l’antica Locanda Maggiore occuperà un intero quadrato di edifici.
 
Intorno al 1840 infatti fu trasformata, sopraelevandola di un piano e ricavandone di 9 stanze, l’antica cappella dei Monaci Cassinesi posta fra le due locande demaniali. Di seguito, nel prato annesso alla Locanda Maggiore, vennero costruiti ex novo altri due edifici, il cosiddetto “Palazzotto”, alto tre piani, in simmetria con gli edifici preesistenti e composto di 19 quartieri e successivamente venne edificata la cosiddetta “Nuova Fabbrica”, ubicata parallelamente alle vecchie locande, ancora su tre piani, composta da 23 tra quartieri e camere, ultimata nel 1849.
Esaurito così, con le nuove costruzioni, lo spazio verde dietro la Locanda Maggiore, la Deputazione acquistò nel 1847 la cosiddetta “Palazzina Magnani” dal proprietario di allora, Giorgio Magnani, la cui famiglia l’aveva comprata all’asta nel 1811, a seguito della soppressione del convento pistoiese di san Lorenzo, dagli Agostiniani di S. Lorenzo di Pistoia che l’avevano ereditata  dai Monaci Agostiniani di Santa Margherita di Montecatini, i quali lo avevano costruito a uso di locanda verso il 1780.
 
All’interno ospiterà un Teatro delle Varietà funzionante fino al primo decennio del ‘900, Teatro che si deve a Napoleone Melani, direttore dell’albergo e personaggio intraprendente, tra l’altro fondatore del giornale “Il Tettuccio”, che nel 1895 ne commissionò la realizzazione.
 
Acquistato nel 1912 dagli imprenditori Felice Bisleri e Cazzaniga, l’albergo cresce di tono e di sfarzosità. I giornali ne decantano già le qualità:
La Locanda Maggiore, già diretta dal signor Napoleone Melani, .. con camere splendide e con sale signorili …è dotata di tutto il confort moderno, di tutti i servizi igienici e possiede pure un elegante e frequentatissimo teatro d’estate” (Da La Lanterna, 30 giugno 1906)
 
Il complesso sarà ripensato nel 1914 dagli architetti Giulio Bernardini e Ugo Giusti i quali diedero vita a un albergo di lusso, ampliato e rialzato per contenere 220 camere, e caratterizzato da una facciata del tutto nuova su Piazza del Popolo e da un maestoso porticato su viale Verdi che andrà ad ospitare un caffè, che poco dopo diventerà chantant, il Gambrinus.
 
La fama de La Locanda cresce. Sulla stampa dell’epoca se ne celebra le camere spaziose, con alti soffitti e ampie finestre, la frescura anche nei mesi più caldi e la bellezza dell’arredamento, completamente rinnovato nel 1925. 
 
Ma sicuramente a portare alla ribalta l’hotel ha molto contribuì con la sua sola presenza il suo ospite più illustre, Giuseppe Verdi, che per anni lo scelse come sua dimora nelle estati che dal 1882 al 1900 trascorse a Montecatini per passare le cure.
 
Il Cigno di Busseto qui si ritirava per riprendere l’ispirazione, per incontrare gli amici Arrigo Boito e Giulio Ricordi, per comporre la musica di pagine importantissime della sua produzione come il terzo atto di Otello e l’orchestrazione del Falstaff.
 
Ci piace immaginare un uomo dal piglio severo e dal fare silenzioso, la mente immersa nei suoi pentagrammi, concentrato in una solitudine creativa, che arriva puntuale ogni 3 di luglio nell’hotel della cittadina termale, certo di trovare benessere nel suo soggiorno. E, accanto a lui, con fedele dedizione, il vecchio direttore, Napoleone Melani, efficientissimo nel tenere lontano curiosi e visitatori dal suo cliente così speciale.
 
Nel salone principale una lapide ricorda ancora il grande compositore: «Questa per molte estati fino all’anno MCM fu grata dimora di Giuseppe Verdi. Quando stanco quasi di gloria cercava tra il verde dei campi e lo splendor del cielo la quiete serena dello spirito che sempre antepose a tutti gli strepiti del trionfo».
 
Il 7 luglio del 1901, a sei mesi dalla morte del grande compositore, sulla facciata dell’hotel che si affaccia su Viale Verdi fu posta una lapide in suo ricordo: “Negli ultimi XXV anni cercò a queste acque il segreto di far lunga la giovinezza e confidò a queste aure quelle indefinite note dell’anima che il genio divina sulla soglia dell’immortalità
 
Oggi al Grand Hotel Plaza si vive di ricordi ma anche di presente: la struttura di monumentale bellezza è stata oggetto di restauri ed è un esempio di lusso e sobrietà allo stesso tempo. Anche se rinnovato, l’albergo restituisce ancora lo splendore di tempi in cui attirava attorno a sé il gotha della finanza, della politica e della nobiltà internazionale. 

Modalità di accesso

Visitabile
Adatto a: Bambini/famiglie Esperti del settore Anziani Giovani/adulti
Condizioni di accesso: Visitabile
Orari per il pubblico
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