Carmelo Pucci – Ingegnere e progettista
Architetti
Descrizione
Il montecatinese Carmelo Pucci fu progettista di diverse e significative opere in cemento armato realizzate per lo più in Toscana nel periodo che intercorre fra gli anni ’50 e gli anni ’80.
Il suo percorso di studi inizia nel 1936 quando si iscrive al biennio propedeutico della Facoltà di Ingegneria di Firenze e si conclude solo dopo la lunga parentesi della guerra quando si laurea in ingegneria all’Università di Pisa.
Oltre al Palazzo di Via Toti Pucci ha dato il suo contributo anche per la costruzione di molti altri edifici della città.
Sua, per la parte strutturale, anche la nuova autostazione di Montecatini Terme costruita nel 1955 (data più probabile) dalla società dei fratelli Lazzi su progetto degli architetti fiorentini Valerio Cresti e Cirano Fei. L’edificio venne edificato per far fronte al crescente flusso turistico legato alle terme, per il quale divenne necessario realizzare un servizio di trasporto dagli stabilimenti termali al centro cittadino e viceversa e di connessione tra i nuclei urbani della Valdinievole. Il fabbricato è costituito da due corpi in calcestruzzo armato con rivestimento in pietra e intonaco che sono connessi da pensiline per la sosta dei bus. Nel 2012 l’edificio è stato vincolato dalla Soprintendenza in quanto immobile da tutelare.
L’ingegnere è poi noto a Montecatini, e non solo, per la tribuna dello Stadio Comunale “Daniele Mariotti” realizzata negli anni 1970-1971. La struttura, ridotta agli elementi essenziali in termini di resistenza, coniuga la forma architettonica con una soluzione ingegneristica: si tratta infatti di un guscio a superficie corrugata in cemento armato di 8 cm le cui nervature di irrigidimento corrispondono all’andamento delle sollecitazioni a cui è sottoposta la pensilina.
Opera di Carmelo Pucci anche i due lampadari centrali della Basilica di Santa Maria Assunta e il progetto della copertura fissa in tensostruttura della platea del Teatro Verdi sito sull’omonimo Viale.
Nella vicina Pescia, degne di nota, la sua passerella Sforzini sul fiume Pescia del 1961-1962 e il suo Ponte Europa (1969) che fronteggia il mercato dei fiori.
Nei lavori dell’ingegnere montecatinese si ritrovano elementi molto simili, e per alcuni aspetti addirittura “tipici”, delle opere di alcuni grandi progettisti del dopoguerra, come PierLuigi Nervi, Riccardo Morandi, Sergio Musmeci.
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