Gioachino Rossini
Musicisti
Descrizione
Prima ancora di Verdi, Puccini e Leoncavallo fu Gioachino Rossini a trascorrere a Montecatini lunghi periodi, soggiornando sempre alla Locanda Maggiore dove si conserva ancora la sua «stanza della musica».
Dal 1852 il compositore continuò a venire, durante i mesi estivi, ai Bagni di Montecatini per tutto il tempo in cui abitò a Firenze (1848 al 1855).
A darne diretta testimonianza Emidio Frati, un famoso cronista che in Edenia così lo ricorda: “Sono ben pochi coloro che conoscono notizie riguardanti i soggiorni, in questa città delle acque, di un autentico genio musicale come Gioachino Rossini. Il Maestro, dopo i dispiaceri avuti a Bologna nel 1847, pensò bene di andare a Firenze per trovare conforto nelle piacevoli conversazioni con gli amici e per godere delle attrazioni e della tranquillità che gli erano necessarie….”.
“Era il 1852 e fu da quel tempo in poi che il Maestro, per diversi anni, venne
ai Bagni di Montecatini soggiornandovi a lungo alla Locanda Maggiore
assieme alla consorte Olimpia Pelisier che egli aveva sposato in seconde
nozze …”.
“Non è dato sapere che Rossini ‘passasse le acque’ oppure venisse qui per trovare lo svago che il suo carattere gioviale e la sua ironia farebbero supporre…”.
“E’ comunque certo che Rossini, gran compositore di musica e grande mangiatore di maccheroni al pomodoro, di pollo arrosto e di fagioli di Sorana, ogni mattina non mancava di far visita agli stabilimenti termali, dove lo attendevano schiere di ammiratori e dove gli era agevole sbarazzarsi di qualche peso incomodo dovuto all’abuso alimentare. Quando rientrava alla Locanda Maggiore, si dice che il suo primo pensiero fosse quello di passare dalla cucina per constatare a che punto fossero i preparativi del pranzo. Se i tempi lo richiedevano, faceva una passeggiata nel Parco Regio per godersi, nel caldo estivo, la frescura delle piante ombrifere”.
Alle Terme Tettuccio amici e ammiratori non lo lasciavano un istante e pur di partecipare ad una conversazione con il Maestro accettavano di prendersi anche certe pungenti sferzate di cui Rossini era prodigo specialmente nei confronti di musicisti.
Sapendo, ad esempio, che il maestro Naldi di Pescia era un compositore abituato ad appropriarsi di musiche altrui spacciandole come proprie, Rossini aveva alla fine accettato di correggere qualche volta le partiture che costui gli sottoponeva a patto che il Naldi ogni anno, giunto il tempo della raccolta, gli spedisse a Firenze alcuni chilogrammi di fagioli bianchi di Sorana dei quali era particolarmente ghiotto.
Rossini continuò a frequentare i Bagni di Montecatini e la Locanda Maggiore fin quando abitò a Firenze ma, nonostante la lontananza, anche quando si trasferì a Parigi non dimenticò le frequentazioni come quella del Naldi che, assieme alle partiture musicali da correggere, continuò a spedirgli i fagioli bianchi di Sorana.
Il desiderio di tornare alle terme di Montecatini non poté essere, tuttavia, esaudito perché il Maestro de Il Barbiere di Siviglia, Guglielmo Tell, L’italiana di Algeri, La Cenerentola venne meno nel 1868.
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